venerdì 31 ottobre 2008

Una perla del primo Alan Sorrenti;"Vorrei incontrarti"



Intensa,intimista e spirituale;sembra un'altro Alan Sorrenti questo di "Vorrei incontrarti",rispetto all'impomatato dei pezzi discomusic.
Perchè abbia fatto un salto di qualità verso il basso nei suoi dischi successivi è un semi-mistero.
A fine anni 70',ormai,passata la sbornia progressiv/freak,l'industria discografica richiedeva altri generi che avevano alti volumi di vendita.
Ricordiamolo così com'era prima del disastro,con un pezzo giovane e bellissimo.

6 commenti:

il Russo ha detto...

Roba per palati fini, perle ai porci nell'attuale Italietta fatta di X-Factor e Amici de Maria...

Sito ha detto...

Ciao Ruso,
in effetti...però si spera sempre che qualche studente l'apprezzi,ciao.

Anonimo ha detto...

grazie per avermi fatto conoscere questa chicca che non conoscevo... effettivamente non ci si spiega come mai sorrenti sia precipitato di livello.
bella. davvero bella

Sito ha detto...

Ciao Maria,
è davvero bella.Forse il testo un pò acerbo,ma l'atmosfera è davvero intensa.Come ho scritto,probabilmente è questione di business;dal 1977 con "La febbre del sabato sera" l'industria musicale vendeva tantissimo con la discomusic e probabilmente i produttori cercavano di riconvertire i cantanti a generi meno impegnati,che avevano invece tenuto la scena dall'avvento del rock progressive/psychedelic degli anni 60'(hendrix,joplin,pink floyd,rolling,who,yes,poi king crimson,genesis,zappa,jethro tull,ecc.).
Come direbbe uno della Lega,la ricreazione era finita e si tornava al sano disimpegno e alla sana leggerezza e Alan si è lasciato convincere,sigh..ciao.

Sito ha detto...

Aggiungo che la sentii per la prima volta cantata da una bellissima ragazza milanese un pò freak ,con la chitarra, in una località di montagna fra amici...immagina un pò come mi piacque da subito..;-)

gmammoliti ha detto...

Vorrei Incontrarti per me è la più bella canzone degli anni settanta. Perché Sorrenti sia cambiato non è poi tanto misterioso. A partire dal 74 (Festival di Licola) cominciò ad essere fischiato a morte dal pubblico più politicizzato. Alla fine si incazzò e decise di pensare ai soldi. Biasimevole? Forse, ma umano. Del resto bastano i suoi primi tre album a garantirgli il paradiso dei musicisti...